Un esperimento per testare come l’estrazione dei fondali marini potrebbe influenzare la vita in acque profonde ha rivelato impatti inaspettati sulle meduse comuni. C’è un crescente interesse nell’estrazione di minerali preziosi da quelli che vengono chiamati “noduli” metallici che si trovano sul fondo del mare. Ma gli scienziati marini sono preoccupati per il danno che potrebbe essere causato. Questi ricercatori hanno studiato le meduse, utilizzando serbatoi speciali su una nave da ricerca per simulare le condizioni create dall’attività mineraria. Hanno scoperto che gli animali gelatinosi erano “altamente sensibili” alle condizioni createsi nella simulazione. Gli scienziati hanno usato serbatoi rotanti per simulare i sedimenti che circolano nell’acqua.
L’estrazione mineraria in acque profonde è stata proposta e contrastata per decenni. Le società minerarie e molti sostenitori affermano che i depositi minerali sui fondali marini possono essere raccolti in modi meno dannosi per l’ambiente rispetto all’estrazione mineraria sulla terra e che potrebbe aiutare a soddisfare la domanda di materiali per le tecnologie verdi.
Ma molti scienziati marini sottolineano che ci saranno conseguenze per la vita marina che non capiamo ancora. Gran parte dell’oceano profondo è inesplorato, quindi in molti sottolineano anche che l’attività mineraria potrebbe causare danni irreparabili agli ecosistemi che ancora non comprendiamo.
