Visitare un parco botanico, un giardino reale, o un semplice parco pubblico può essere un’esperienza rilassante e straordinaria allo stesso tempo. E’ vero, al parco o in giardino ci si va per rilassarsi e staccare la spina. Ma se questa situazione si trasformasse in un’esperienza straordinaria che in alcuni casi trascina la nostra mente in un’atmosfera fiabesca, allora la visita ad una giardino potrebbe trasformarsi in una delle migliori esperienze della nostra vita.
Un’agenzia di viaggi, la Titan Travel, ha così stilato una classifica dei 10 giardini più belli del mondo. Sono state valutate recensioni e tags, oltre a ricondivisioni e likes, ma soprattutto il parere delle persone che hanno visitato questi parchi. Ecco dunque la lista:
10 – Giardino Botanico di Brooklyn — New York City
9 – Giardini vicino alla baia — Singapore
8 – Palazzo Mirabell — Austria
7 – Giardini Botanici di Singapore — Singapore
6 – Dubai Miracle Garden — Dubai
5 – Volksgarten — Austria
4 – Kenroku-en — Giappone
3 – Parco Pukekura — Nuova Zelanda
2 – Shinjuku Gyo-en — Tokyo
1 – Longwood Gardens — Pennsylvania
I Longwood Gardens a Kennett Square, in Pennsylvania si sono classificati al primo posto proprio per il gradimento quasi unanime dei visitatori che hanno testimoniato e continuano a farlo quotidianamente su ogni piattaforma social. La valutazione é da 5 stelle piene con oltre 300 mila post su Instagram e 6 mila riferimenti su TikTok.
I giardini Shinjuku Gyo-en di Tokyo si sono classificati al secondo posto nella lista per il suo alto numero di menzioni sui social media.
La selezione del terzo posto, Pukekura Park a New Plymouth, in Nuova Zelanda, si colloca in alto per le sue valutazioni positive su Tripadvisor.
Probabilmente alla lista mancano davvero molti altri giardini di livello altissimo e non possiamo definire un posto in base alle condivisioni social o ai tags. Ma é comunque divertente avere un’idea di alcuni dei migliori giardini al mondo da poter annotare e visitare qualora fossimo nei paraggi di uno di questi posti da sogno.
