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Mio padre é un sicario, recensione

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Un film brutto come non se ne vedevano da tempo, o forse da tempo se ne vedono diversi brutti. Un cast decisamente di primo livello, dunque un budget a disposizione non dei più economici. Ma tutto confezionato in una storia che di per sé é già abbastanza banale, se poi la inseriamo in un contesto di pessime luci, oscene alternanze di inquadrature che si prendono a pugni da sole, ne esce un prodotto di secondo o terzo livello. Senza dimenticare un montaggio pietoso. Tutto per un film che solo il trailer e Nicolas Cage facevano sperare bene.

Ecco, visto il trailer, avrete visto la cosa più bella del film. Per nulla coinvolgente, per nulla legato insieme e per nulla da riportare di positivo.
Lo stesso Cage si é abbassato ad un livello di recitazione davvero molto al di sotto del suo standard e questo lascia molti dubbi.
Alla fine però un film buono per addormentarsi, dopo 5, max 10 minuti dal titolo iniziale e risvegliarsi a 5 minuti dai titoli di coda, e credetemi se vi dico che non vi perdete proprio nulla. E’ uno di quei casi in cui si compra o si vede qualcosa dalla copertina… e dal trailer.
Disponibile su Sky in questi giorni.
Per la Regia di Tim Brown e l’interpretazione di Nicolas Cage, Ashley Greene, Thaila Campbell, Ron Perlman.
Come sempre, buona visione a tutti.

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