venerdì, Settembre 20, 2024

Alec Baldwin incriminato per l’omicidio sul set di Rust

I fatti risalgono al 2021, quando sul set di Rust, l’attore americano Alec Baldwin, esplode un colpo da una pistola di scena che doveva ovviamente essere caricata a salve, uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins.
Baldwin si era subito messo a disposizione della legge e a detta di molti aveva anche trovato un risarcimento economico adeguato per la famiglia della vittima.
Ma questo non é bastato. Un gran giurì del New Mexico lo ha comunque rimesso in discussione, indirizzando allo stesso Baldwin due capi di imputazione per omicidio colposo. Nell’incidente rimase ferito anche il regista Joel Souza.
La situazione dunque si complica e non poco. Qualora dovesse essere riconosciuto colpevole, la star rischia da 18 mesi a 5 anni di prigione. “Aspettiamo con impazienza il nostro giorno in tribunale”, hanno commentato gli avvocati di Baldwin, Luke Nikas e Alex Spiro, che hanno sempre insistito sulla tesi che l’attore non é colpevole. Accuse analoghe erano state lasciate cadere quasi un anno fa ma poi sono emersi nuovi elementi che hanno riavviato il procedimento affidando il verdetto ad una giuria popolare. L’ attore stava provando una scena sul set di Rust al Bonanza Creek Ranch vicino a Santa Fe, quando dalla pistola che aveva in mano e che non avrebbe dovuto contenere pallottole ‘vere’, fu esploso il colpo che ferì Souza ad una spalla e, rimbalzando, uccise la Hutchins. 
I procuratori hanno deciso di riaprire il caso dopo aver fatto sottoporre la pistola a ulteriori analisi i cui risultati, a loro dire, sarebbero in contraddizione con la versione di Baldwin, che afferma di non aver premuto il dito sul grilletto. 
“I test hanno concluso con certezza che il colpo non poteva partire senza che il grilletto fosse premuto”, ha detto la procuratrice Kari Morrissey.